Il Vescovo dei Popoli: Gherardo Gambelli
Il primo giorno da arcivescovo dedicato agli ultimi
Lunedì 24 giugno 2024, il primo giorno del Vescovo dei Popoli – come alcuni giovani hanno nominato Gherardo Gambelli, arcivescovo di Firenze, durante l’ordinazione episcopale – è stato dedicato agli ultimi.
Il pensiero ai detenuti di Sollicciano, il pranzo a buffet organizzato dalla mensa di Fondazione Solidarietà Caritas presso il cortile del Seminario Arcivescovile, le visite al Meyer, Villa San Luigi e Casa San Paolino hanno reso il suo giorno di festa, il nostro giorno di festa.
Molti giornali hanno riportato la notizia della nomina del successore del cardinale Giuseppe Betori alla guida della diocesi fiorentina presso la Cattedrale S. Maria del Fiore, dei suoi trascorsi come Missionario a N’Djamena e Mongo in Ciad – il paese più povero del continente africano – come cappellano del carcere e studioso di Sacra Scrittura, ma in pochi hanno potuto descrivere la grande emozione suscitata incontrando il Suo sguardo pieno di speranza, umiltà e fraternità.
L’arcivescovo ha donato un sorriso, una parola di conforto e una stretta di mano a tutti gli ospiti della Casa San Paolino che ha avuto la possibilità di incontrare, alle mamme con bambini, alle donne sole e agli anziani. Ha condiviso con gli operatori e i volontari la gioia, ma anche la riconoscenza per quello che viene svolto quotidianamente, per l’impegno, la forza nel sostenere chi soffre, chi si trova ai margini della società e ha salutato firmando la maglia ufficiale della squadra di calcio San Paolino Caritas con la dedica “La vita è bella quando è donata”.