IL PROGETTO UNICORE
UNIversity COrridors for REfugees
L’accoglienza per studenti universitari rifugiati
UNICORE UNIversity COrridors for REfugees, Corridoi universitari per rifugiati è un progetto rivolto a studenti e studentesse universitari africani, rifugiati in Paesi terzi, rispetto a quello d’origine, che ha tre macro obiettivi: garantire un “corridoio” di ingresso regolare e sicuro in Italia agli studenti e alle studentesse, per permettere loro di proseguire gli studi accademici di laurea magistrale nel nostro Paese; accompagnare gli studenti e le studentesse all’ingresso nel contesto accademico italiano; supportare beneficiari e beneficiarie di progetto nell’inserimento nel tessuto sociale della città che li accoglie.
I partner di progetto, Caritas italiana con UNHCR, Diaconia Valdese, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Gandhi Charity, Centro Astalli e le Università italiane hanno sottoscritto un Protocollo d’intesa per definire la cornice delle azioni, messe in atto a favore di beneficiari e beneficiarie di UNICORE. Gli interventi dei partner si suddividono a più livelli, internazionale, nazionale e territoriale: a livello internazionale le azioni sono finalizzate a garantire supporto logistico prima della partenza, supporto finanziario e a gestire i rapporti con le Ambasciate; a livello nazionale le azioni sono mirate al coordinamento delle attività degli Enti finanziatori, al monitoraggio dei percorsi dei beneficiari e beneficiarie e alla risoluzione di imprevisti; a livello territoriale, gli enti gestori attivano e organizzano gli interventi di accompagnamento e integrazione di studenti e studentesse.
Caritas Firenze, insieme agli altri partner locale, Diaconia Valdese Fiorentina, Università degli studi di Firenze e il Centro Internazionale Studenti La Pira ha accompagnato (dell’edizione 2.0 del progetto UNICORE, biennio 2020-2022) e accompagna, tuttora, beneficiari e beneficiarie, che hanno fatto e fanno parte di questo progetto, supportando in modi diversi il loro percorso di integrazione e di inclusione. Al momento del loro arrivo, acquistiamo strumentazione per lo studio, li orientiamo ai servizi sanitari e alle procedure burocratiche, amministrative e legali; dopo il primo periodo di ambientamento, cerchiamo per loro corsi di lingua italiana compatibili con gli impegni delle lezioni all’università; nel corso del biennio di permanenza in Italia e di studio in Università, coinvolgiamo i beneficiari del progetto in occasioni di inclusione e socializzazione sul territorio
Studenti e studentesse delle passate edizioni del progetto UNICORE, a febbraio 2022, hanno incontrato a Firenze, il Presidente della CEI, Cardinal Bassetti e condiviso con lui le proprie esperienze di vita e hanno svolto attività sportiva insieme ad altri coetanei italiani e stranieri. Nei mesi successivi, i beneficiari hanno avuto l’opportunità di portare la loro testimonianza, nelle classi quarte e quinte di alcune Scuole Superiori di Firenze, in funzione di orientamento degli studenti della scuola italiana e di sensibilizzazione di ragazzi e ragazze giovani del nostro territorio.
Condividiamo un pensiero di un beneficiario del progetto UNICORE edizione 2.0:
“Sono un beneficiario del programma UNICORE. Sono fuggito dal mio Paese, la Repubblica Democratica del Congo, nel 2012, per rifugiarmi in Etiopia. Dopo aver conseguito la laurea triennale in Gestione delle risorse naturali presso l’Università di Gambella, come altri studenti laureati, non avevo la speranza di proseguire gli studi post-laurea.
La vita da rifugiato era molto dura a causa della mancanza di risorse. Nel 2020, mentre vivevo ad Addis Abeba, ho vinto una borsa di studio per conseguire un master in Italia attraverso il progetto UNICORE e da allora la mia vita è cambiata.
All’Università di Firenze mi sono stati forniti libri, articoli e strumenti per migliorare le mie conoscenze nel campo della gestione delle risorse naturali per lo sviluppo rurale tropicale, con il supporto di Diaconia Valdese, Caritas, UNIFI, UNHCR e Gandhi Charity.
Tutti i partner di UNICORE si sono assicurati che ricevessimo il supporto accademico, finanziario, medico ed emotivo. L’anno scorso, la Caritas ci ha iscritto a una lezione di tennis che ci ha aiutato a interagire con gli altri e ci ha dato l’opportunità di condividere le nostre storie con gli studenti di alcune scuole di Firenze”.