Di Caritas in Caritas:

Caritas Firenze e Caritas Roma nel segno di una Chiesa in uscita.

In un dinamico scambio di esperienze e conoscenze, diciotto operatori di Caritas Firenze impegnati presso la Casa della Solidarietà San Paolino – servizio gestito da Fondazione Solidarietà Caritas ETS che assiste anziani, donne con bambini e persone in difficoltà italiane e straniere nella zona di Santa Maria Novella – hanno incontrato i colleghi di Caritas Roma coinvolti nei servizi del Polo di Via Marsala: il poliambulatorio, l’ostello, la mensa serale e il centro di ascolto.

Incontri come questo offrono l’opportunità di scambiare buone prassi e discutere di scelte strategiche, consentendo agli operatori di aggiornarsi e di trovare nuove modalità per sostenere chi è ai margini. Ogni esperienza raccontata, ogni soluzione sperimentata rappresenta una risorsa preziosa che può essere adattata e replicata in contesti diversi, rafforzando l’efficacia complessiva dell’impegno di Caritas. Questo scambio è anche un’occasione per riflettere collettivamente sui valori che guidano il lavoro degli operatori, come il rispetto della dignità umana e la costruzione di percorsi di integrazione.

L’incontro tra Firenze e Roma riflette l’impegno di una Chiesa in uscita, con la prospettiva di estendere il raggio di azione, di andare oltre i confini abituali dell’impegno di ciascuna sede per favorire alleanze e sinergie che rafforzino l’efficacia dei servizi specialmente in vista del Giubileo durante il quale l’afflusso di persone potrebbe aumentare.

Il lavoro degli operatori Caritas dimostra come una comunità che si impegna possa concretamente fare la differenza.

Gli operatori non si limitano a rispondere ai bisogni immediati, ma aiutano a creare una cultura di accoglienza che si estende all’intera società. In un’epoca in cui molte politiche rischiano di escludere i più fragili, Caritas rappresenta un faro di speranza e inclusione, ricordando l’importanza di non lasciare indietro nessuno.

Un particolare ringraziamento va a Caritas Roma con Salvatore Geraci per aver ospitato l’iniziativa nella speranza che sia la prima di una lunga serie e, soprattutto, a Beatrice, Pia, Paola, Vanessa, Vito, Elona, Tiziano, Giulia, Sebastiano, Agata, Doriana, Giovanni, Lorenzo, Matteo, Erica e Sasha per l’impegno dimostrato nell’assistenza diretta e per credere in ciò che fanno per gli altri. Ogni giorno.